Il periodo storico che stiamo vivendo, sta ponendo numerosi dubbi e incertezze ai genitori, che si ritrovano a fronteggiare la crescita del proprio bambino e soprattutto lo sviluppo del linguaggio, in situazioni particolarmente limitanti. Le scuole sono chiuse, le possibilità di socializzazione sono negate; basti pensare a parco giochi e ludoteche non aperte. Far stare i propri figli insieme ad altri bambini è ormai quasi utopia.
Siamo dinanzi ad una carenza di possibilità di luoghi e ambienti in grado di favorire e sviluppare il linguaggio; soprattutto pensando alla scuola dell’infanzia o all’asilo nido, che rappresentano l’ambiente per eccellenza ove diventare un essere comunicativo e sociale.
Genitori sempre più allarmati e preoccupati di non esser in grado di poter aiutare il proprio piccolo nel favorire lo sviluppo del linguaggio, tra le 4 mura domestiche. Niente allarmismi.
Vediamo insieme 5 consigli pratici su come favorire lo sviluppo del linguaggio dei propri figli
- VERBALIZZARE LE AZIONI SVOLTE
Descrivere le azioni che stiamo compiendo insieme al nostro piccolo è un momento di notevole apprendimento per lui. Molto spesso capita di svolgere molte azioni insieme, in modalità passiva; cioè senza interagire verbalmente. Divertitevi, invece a descrivere ciò che state facendo: mentre lo lavate o vestite (es: “laviamo le manine con il sapone; indossiamo questa bella maglietta blu.”); durante la pappa, anche al supermercato mentre mettete i prodotti nel carrello, può essere utile la denominazione degli articoli acquistati : “la mamma compra le mele, il pane, la cioccolata”.
Non sarà necessario che il vostro bambino risponda; lo sviluppo del linguaggio comincia dall’ascolto.
- USARE FRASI SEMPLICI E CON ENFASI COMUNICATIVA.
Il linguaggio è un apprendimento lento ma molto dinamico; non bisogna diventare dei vocabolari umani per parlare ai propri figli; errore comune è quello di pronunciare la parola giusta, senza inserirla in un contesto ludico o di interazione. Es: “questa è la PALLA”. Pensiamo invece all’espressione:” wow, guarda che bella palla colorata qui”. La differenza è notevole; il linguaggio è composto anche dalla prosodia , che rappresenta il tono della voce; interagire con espressioni di stupore, attira l’attenzione uditiva e visiva del bambino verso la fonte e l’informazione che vogliamo fargli avere. Anche la motivazione aumenta.
- NON CHIEDERE AL BAMBINO DI RIPETERE LE PAROLE
Porre il bambino a continui esami orali, sulla parola da ripetere, diventa per lui frustante. Sviluppare il linguaggio non è un’interrogazione, ma una fase continua di crescita. E’ consigliabile proporre al bambino attività dove si pronuncia il nome dell’oggetto in contesti di gioco in cui i parlatori siamo, in primis, noi.
Es. se il bambino ha eseguito una torre con dei cubi, non chiedere: “come si chiama?”; piuttosto enfatizzare il suo lavoro:
“che bella torre hai fatto!”
“che bei colori hai usato”
“la torre è rossa e gialla…ect”
In seguito è possibile attendere le sue risposte spontanee, che avverranno in maniera naturale.
- OFFRIRE NUMEROSE POSSIBILITÀ DI LINGUAGGIO SPONTANEO
Utilizzare un linguaggio meccanico e fare continue domande per far pronunciare bene le parole al piccolo non aiuta. Utilizzate frasi spontanee dove ponente il bambino dinanzi a più possibilità di scelta sull’ambiente circostante:
es: “qui c’è una un bel gatto che si nasconde; ma arriva anche il cane che vuole giocare. Lo nascondiamo insieme?”
ciò stimola la comprensione e la verbalizzazione del linguaggio verbale; anche se le sue risposte non saranno perfette, non diamogli peso.
- ARRICCHIRE LE PRIME FRASI DEL BAMBINO
Quando il piccolo inizia a pronunciare le prime frasi, dette, in termine tecnico, frase monotermine, è consigliabile espandere il significato e arricchire di parole e dettagli grammaticali la frase.
Es. se il piccolo pronuncia” mamma pappa”,
è consigliabile rispondere“La mamma prepara la pappa”.
Ciò consentirà al bambino di comprendere gli elementi che caratterizzano il linguaggio verbale, facendolo sempre più suo.
Naturalmente se insorgono dubbi sullo sviluppo del linguaggio spontaneo del bambino, è consigliabile rivolgersi al logopedista, che potrà rispondere alle vostre domande e seguirvi in un percorso individualizzato.
Per il resto godetevi insieme al piccolo,interagendo con lui, il meraviglioso percorso di crescita che lo porterà ad essere un futuro parlatore.
Dott.ssa Marianna Pisciotta – Logopedista