Artrosi: 5 rimedi naturali per curarla

L’artrosi è tra le malattie reumatiche più diffuse in Italia e colpisce maggiormente le donne e le persone anziane. Il termine artrosi deriva dal greco e significa “processo degli arti” dove per processo si intende un processo degenerativo. I dolori articolari e i reumatismi aumentano con l’arrivo dei primi freddi, ma la natura non ci lascia mai soli: attraverso un buon percorso naturopatico i dolori possono essere alleviati in modo naturale e senza controindicazioni.

Cos’è l’artrosi?

L’artrosi è una patologia degenerativa cronica. A livello anatomico questa si sviluppa quando le cartilagini (che proteggono le giunture ossee per evitare frizioni ed assorbire urti) iniziano ad essere meno elastiche e la membrana sinoviale (che riempie la cavità articolare e svolge azione lubrificante ed ammortizzante) produce meno liquido, per cui l’articolazione ha meno capacità di adattamento ai movimenti meccanici ripetuti e via via si usura divenendo dolente. Tutte le articolazioni possono essere colpite da artrosi, ma per alcune di queste ci sono più rischi, ad esempio la mano (soprattutto nelle donne), il ginocchio, il tratto cervicale e l’anca. I sintomi principali sono due: il primo è il dolore che compare quando ci si inizia a muovere (soprattutto di mattina) e scompare quando le articolazioni man mano si riscaldano; il secondo è una limitazione nei movimenti causata da ostacoli meccanici o da contrazioni articolari. Come tutte le patologie, prima di intraprendere un percorso naturopatico è indicato rivolgersi ad un medico che può diagnosticarla attraverso esami strumentali..

I rimedi naturali

Le articolazioni sono degli anfratti che accolgono tutte le scorie che gli organi emuntori non riescono ad espellere, quindi il primo compito del naturopata è procedere ad una depurazione, ad un drenaggio ed a lavorare sul sistema circolatorio. Ci sono dei gemmoderivati che ci aiutano in questo lavoro di eliminazione, per esempio un ottimo rimedio è il Juniperus communis che ha una doppia azione: sul fegato e sul rene. Quindi il suo essere un drenante epato-renale permette di far smaltire all’organismo l’eccesso di tossine e scorie metaboliche, per questo ha un ottimo beneficio sulle articolazioni e sui processi degenerativi.

Una pianta che può aiutare invece a gestire i dolori è il Ribes nigrum. Sia il gemmoderivato (gemme) che la tintura madre (foglie fresche) sono utilissimi per la nostra salute. I gemmoderivati hanno un’azione dolce e delicata, agiscono in modo profondo e per questo sono maggiormente indicati per le problematiche di tipo cronico. Viceversa, la tintura madre è specifica per problematiche di tipo acuto. Il Ribes svolge una potente azione antinfiammatoria, antiallergica ed immunoregolatrice. Stimola le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, che è il nostro “antinfiammatorio interno”, ed agisce sulle manifestazioni a carico dell’apparato locomotore, respiratorio, digestivo e urinario. E’ utile quindi sia per le articolazioni che per la salute dei muscoli.

Gli impacchi caldi sono molto utili, in particolare quelli di sale grosso integrale. Agiscono come analgesico in caso di dolori muscolo-tensivi o articolari, inoltre il sale, eliminando l’umidità in eccesso nel nostro corpo, è utilissimo in caso di problemi di sinusite e per tutti i problemi che si acuiscono quando il clima è più freddo e piovoso. Si procede così: mettere in un pentolino la quantità necessaria, scaldarla, infine racchiuderla in un panno di cotone da appoggiare sulla zona da trattare. Il sale può essere riutilizzato fino a 5 volte, poi va sostituito.

 

L’ olio essenziale di ginepro è anch’esso un ottimo alleato da utilizzare localmente per ridurre i fastidi articolari. Si utilizza mettendone poche gocce (massimo 7) in almeno 100 ml di olio vettore per effettuare massaggi sulla zona dolente. Come olio vettore è una buona idea utilizzare l’oleolito di iperico. L’iperico è una pianta dalle molteplici proprietà, in particolare antinfiammatoria e detossinante.

Le fasciature umide di decotto di foglie di fieno hanno un’azione distensiva sul sistema neurovegetativo ed hanno anche una funzione antireumatica. Si procede così: si prende un panno di cotone o lino imbevuto del decotto (la cui temperatura deve essere uguale a quella corporea, circa 38°C), ben strizzato prima dell’applicazione. Si applica sulla pelle e si copre con un lenzuolo, poi con una coperta di lana. Si consiglia di stare stesi al caldo per un’ora.

Conclusione

Le indicazioni riportate sono ovviamente molto generiche, è sempre giusto rivolgersi ad un professionista, soprattutto quando il disturbo diventa importante. Il consiglio però, è anche quello di avere uno stile di vita “naturale” che sappia seguire i ritmi personali, un’alimentazione equilibrata e rispettosa del nostro organismo e pensieri positivi, perché anche di quelli ci nutriamo e con quelli ci curiamo.

Dott.ssa Martina Baldi – Naturopata in Formazione

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