Per concludere la serie di articoli sul tema dell’allattamento, così ricco di informazioni spesso non conosciute, oggi, leggeremo l’intervista di una mamma e le sue diverse esperienze di allattamento.
Carla, mamma di quattro figli, ci racconta che solo con l’ultima arrivata è riuscita a vivere una piena esperienza di allattamento. Ma perché solo con la piccola, ultima nata? È stato più difficile con gli altri? Non ci ha provato? Non sapeva come approcciarsi?
Leggiamo la sua esperienza e cerchiamo di capirci qualcosa in più!
Quanti anni hanno i tuoi piccoli?
“Sono diventata mamma a 21 anni, oggi ne ho 32. Ho quattro figli: la prima è ormai un’adolescente di 12 anni, il secondo ne ha 10, la terza 3 e l’ultima arrivata ha soltanto 5 mesi”
Che esperienza di allattamento hai vissuto con ognuno di loro?
“Per i primi tre figli posso raccontare più o meno la stessa esperienza: sono riuscita ad allattarli solo fino al terzo mese e non in maniera esclusiva. Fin dal primo momento mi è stata consigliata l’aggiunta di latte artificiale, perché il mio latte sembrava non abbastanza nutriente, mi dicevano che per questo motivo i bambini non prendevano il giusto peso. Per questo ho smesso presto: intorno al quarto mese ho iniziato lo svezzamento e ho immediatamente smesso di allattare, perché pensavo che il mio latte non avesse più valore.”
“Con l’ultima bambina, che da qualche giorno ha compiuto 5 mesi, ho vissuto un’esperienza di allattamento completamente diversa. L’ho attaccata subito al seno e le ho dato il latte ogni volta che me lo richiedeva facendomi capire di avere fame. Sono arrivata al quinto mese e sto continuando a darle il mio latte, cosa che non mi era capitata con i primi 3 bambini. Non ho avuto bisogno di dare l’aggiunta perché la bambina è cresciuta e sta crescendo bene e al termine di ogni poppata risulta sazia.”
Hai avuto difficoltà particolari?
“Con i primi tre bambini non ho avuto difficoltà particolari. Semplicemente pensavo, come mi era stato detto, che il mio latte non fosse sufficiente per farli crescere e quindi non gliene ho dato tanto. Ho inserito l’aggiunta fin dai primi giorni perché non sembravano sazi dopo le poppate. In realtà poi ho scoperto che questo accadeva perché ero io a stabilire gli orari e la durata di ogni poppata, e lo facevo perché pensavo che quello fosse il modo corretto di allattare.”
Come mai l’ultima è stata diversa?
“Con l’ultima bambina mi sono affidata ai consigli di un’ostetrica che mi ha spiegato come avviare la produzione di latte, l’attacco corretto e la necessità di allattare a richiesta della bambina, senza seguire o avere orari prefissati, e facendo una poppata per ogni seno senza cambiare continuamente come pensavo si facesse. E nonostante avessi altri tre figli a cui badare, non mi sono scoraggiata e non è stato poi così difficile come pensavo.”
Ci sono state difficoltà?
“Qualche mese fa c’è stata la comparsa di ragadi. Non ho smesso di allattare così come mi è stato indicato dall’ostetrica, e anzi le ho curate risolvendo il problema.”
Ora che la piccola ha 5 mesi, è cambiato il suo modo di succhiare? Il latte ti sembra nutriente?
“Si, la bambina si approccia in maniera diversa, afferra il seno come fosse un biberon. Mi accorgo che sta crescendo proprio per questo. Oltre ad essere diventata più grande e più pesante, sembra quasi come se mangiasse da sola, senza il bisogno del mio aiuto.
Penso che il latte sia nutriente perché, nonostante non le dia aggiunte, sta crescendo nella norma e al termine delle poppate si ritrova addormentata o comunque tranquilla.”
Se tornassi indietro???
“Se tornassi indietro farei lo stesso anche con i primi tre figli! Ho sempre saputo dell’importanza e delle proprietà del latte materno ma mi sentivo impossibilitata a portarlo a termine perché non sostenuta nel modo giusto. È sicuramente un’esperienza impegnativa: non riesco sempre a controllare i tempi e definire gli orari della giornata, perché devo essere a disposizione della piccola, ma lo faccio con serenità perché so di fare la cosa giusta! Per fortuna ho il sostegno della mia famiglia che mi dà una mano, anche e soprattutto con gli altri miei ragazzi.”
Hai qualche consiglio per le future mamme?
“Fatevi sostenere da un esperto e non vi scoraggiate alla prima difficoltà!”
Ringraziando Carla per averci raccontato le sue diverse esperienze, spero che quest’intervista possa essere di sostegno a qualche mamma in difficoltà.
Dott.ssa Erika Petrozzi – Ostetrica