Tutti noi, o quasi, conosciamo il detto: “Chi dorme non piglia pesci”. Bene, se questo è vero per la disciplina della pesca, sicuramente non lo è nella vita quotidiana. Dormire tra le sette e le otto ore notturne, profondamente e senza risvegli rende più efficienti. Attraverso le ultime scoperte in campo medico e soprattutto della PNEI (psciconeuroendocrinoimmunologia), questo è ormai un dato di fatto: il sonno notturno è una risorsa fondamentale che restituisce benessere al corpo ed alla mente. A livello del sistema nervoso, durante il sonno, il cervello sincronizza i bioritmi essenziali per la salute, ovvero regola la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, il ritmo sonno-veglia, sintetizza la melatonina (ormone importantissimo per il mantenimento della salute). A livello emotivo, invece, agisce sul tono dell’umore.
Il sonno ha un ruolo fondamentale nel recupero dell’usura giornaliera del nostro organismo, a livello metabolico, biologico e psichico. Quindi dormire male è un rischio per il nostro benessere, infatti, abbiamo visto che durante il sonno si regolano funzioni delicate ed allo stesso tempo importanti. La perdita di sonno, con una riduzione dal 25 al 50% delle canoniche otto ore, aumenta le citochine infiammatorie, non permettendo, inoltre, al nostro organismo di eliminare tutte le tossine accumulate durante il giorno. Questo ha riscontri negativi anche sul nostro sistema immunitario che si trova a gestire un carico di lavoro sempre più grande, con il rischio che possa compromettersi. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che i disturbi del ritmo sonno-veglia nelle donne agiscono sull’irregolarità del ciclo mestruale e quindi ormonale, creando scompensi sia sulla fertilità, che durante la menopausa.
Adesso che abbiamo capito l’importanza di dormire bene, riportiamo alcuni consigli che possono aiutare nel ristabilire un buon riposo.
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Evitare lo stress, attraverso un rituale per sé
Evitare lo stress, in assoluto, sarebbe pretendere troppo da noi stessi, ma almeno bisognerebbe evitare di andare a dormire sovraccarichi. È utile, quindi, creare un rituale di addormentamento, per eliminare le tensioni accumulate durante il giorno. Accompagniamo il nostro ritmo biologico al momento del dormire, un po’ come il tramonto del sole, giorno e notte si susseguono con dolcezza e gradualità. Prendersi del tempo per sé è una delle chiavi per favorire l’addormentamento. Ma come? Con il pediluvio, antico rimedio utilissimo per scaricare le tensioni ed eliminare le tossine, permettendo un riequilibrio corpo-mente. Ogni sera, prima di andare a dormire, si immergono i piedi in acqua calda/tiepida (temperatura ottimale 37°) in cui sia stato disciolto un cucchiaio di sale marino integrale (ricco di sali minerali). E’ bene creare un ambiente piacevole e rilassante, con luci soffuse, musica e profumi che risveglino piacevoli sensazioni. La durata ideale è di venti minuti. Dopotutto, un antico detto cinese recita “quando i piedi stanno bene, la persona sta bene”.
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I rimedi naturali
L’olio essenziale di Neroli ha proprietà benefiche in caso di tensioni nervose, stati ansiosi ed insonnia. Utilizzato nel diffusore o in un olio vettore (consigliato in questi casi l’olio di sesamo, dalle proprietà sedative) da massaggiare sul corpo, favorisce un sonno ristoratore. Una goccia di questo olio sotto le piante dei piedi è un antico rimedio per indurre l’addormentamento. Se messo in un cucchiaino di sale marino integrale può essere aggiunto al pediluvio. Più economico, ma non meno importante è l’olio essenziale di Lavanda. Ha proprietà sedative e riporta equilibrio e calma lasciando andare ansie e paure. Una pianta officinale utile sul sistema nervoso che favorisce l’addormentamento ed il rilassamento, è il Tiglio (Tilia tomentosa) che può essere assunto sia in infuso, prima di andare a dormire, sia come gemmoderivato dall’azione più profonda e duratura. La pianta ha proprietà sedative e permette di avere un sonno duraturo e ristoratore, senza alterare l’attività onirica. Inoltre è anche utile nel trattamento delle coliti spastiche, per la sua funzione rilassante sulla muscolatura liscia. Il gemmoderivato è da assumere la sera, circa un’ora prima di andare a dormire, 10/20 gocce in acqua, da sorseggiare lentamente. Un’altra pianta amica del sonno è il Biancospino (Crataegus Oxyacantha). Anche in questo caso si può assumere in infuso o come gemmoderivato. Ha un’azione sulla regolazione della pressione arteriosa e ha un’azione sedativa-ansiolitica, lavorando sul ripristino del sonno, permettendo che sia rilassato e profondo. Si può assumere insieme al tiglio di sera, le indicazioni sono le stesse. E’ sconsigliato l’uso del biancospino, però, in caso di pressione bassa.
Il discorso sul sonno ci conduce su strade non del tutto battute. E’ un discorso ampio, complesso e profondo. L’articolo è una sintesi semplificata di questo grande processo e troviamo indicazioni base che possiamo adottare per avvicinarci all’armonia con noi stessi. Per approfondire è consigliabile consultare un professionista.
Il sonno è il grande custode della salute, non sottovalutiamolo.
Dott.ssa Martina Baldi – Naturopata in formazione