Una tazza di salu-tè!

È sempre l’ora per una tazza di tè. 

Che si parli di tè verde,  nero, tè oolong, di quelli aromatizzati, questa tisana si consuma da millenni in tutto il mondo. Una curiosità forse non molto conosciuta è che, in realtà, le diverse tipologie di tè sono ricavate tutte da un’unica pianta, la Camellia sinensis, la cui lavorazione delle foglie (per diversi fasi di fermentazione),  permette di ottenere il mondo vasto della bevanda per eccellenza. 

Cosa rende il tè una bevanda preziosa per la salute? 

Della pianta vengono selezionate e lavorate le foglie, al loro interno sono contenuti i composti definiti “attivi” che hanno un’azione terapeutica, lenitiva o preventiva per la salute dell’uomo.  

Sulle proprietà nutrizionali del tè, la sua fama non è dovuta al contenuto di macronutrienti è una bevanda con calorie quasi nulle, non contiene colesterolo), ma è fonte di sali minerali (potassio, calcio , sodio, fosforo, ferro). La vera potenza nutraceutica è la presenza dei cosiddetti fitocomplessi: 

  • ALCALOIDI: sono sostanze psicoattive, con una vera e propria azione farmacologica. Parliamo della caffeina, teofillina, teanina e teobromina. 
  • POLIFENOLI: polifenoli sono antiossidanti che combattono il danneggiamento cellulare e dunque i radicali liberi. Nel tè sono contenuti numerosi composti diversi, costituiscono il 30-42% del peso secco delle foglie ma solo il 3-10% del residuo secco nel tè (viene consigliato il consumo del tè con l’aggiunta di un succo di limone per aumentarne l’assorbimento nell’intestino). Il più abbondante delle catechine (si chiama così la classe di antiossidanti presente nel tè) è EGCG, epigallocatechina gallato, principale responsabile degli effetti preventivi sulla salute. 
Quali sono i benefici nel consumare quotidianamente il tè? 

Per diversi anni si sono studiati i benefici, in termini di salute e prevenzione, che derivano dal consumo giornaliero del tè. Vediamo insieme i principali: 

  • La catechina EGCG vanta un forte potere protettivo verso l’insorgenza di patologie infiammatorie e neurodegenerative. 
  • Aiuta anche nella prevenzione della comparsa delle carie e problemi dentali, fungendo da antibatterico naturale della cavità orale, anche per la presenza del fluoro. 
  • Ha un’azione antinfiammatoria per il sistema cardiovascolare (aiuta a regolare i livelli di pressione arteriosa, abbassa la concentrazione del colesterolo cattivo, riduce il rischio di trombosi). 
  • Numerosi studi confermato l’azione antitumorale. 
  • Svolge un’azione diuretica e depurativa che favorisce l’eliminazione dell’acqua e lo rende utile contro la ritenzione idrica. 
  • La presenza di una classe di composti, i tannini (avete presente quel sapore aspro del tè quando prolungate il tempo di infusione? Ecco, loro sono i responsabili)rende il tè un valido aiuto in episodi di diarrea per l’azione astringente, sia sul movimento intestinale e sulla secrezione dei muchi. 
La domanda frequente: il tè fa dimagrire? 

non esistono alimenti o bevande che “miracolosamente” fanno dimagrire, seppure alcuni studi hanno evidenziato che consumare tre tazze di tè verde al giorno migliora la sensibilità insulinemica, riduce il rapporto vita/fianchi, ma sono dati ancora da uniformare e convalidare. 

Quando è consigliato consumarlo e chi dovrebbe evitarlo? 

La concentrazione dei principi attivi nel tè ovviamente è bassa, quindi le controindicazioni non sono sempre da considerare come preoccupanti, ma, per chi vuole consumarlo con assiduità, bisogna fare alcune considerazioni.  

  • ATTENZIONE a chi assume determinati farmaci (come la levotiroxina), il tè può interferire con l’efficacia del farmaco.  
  • Chi soffre di carenza di ferro o i soggetti più sensibili a carenze (i bambini, gli anziani, gli sportivi, vegani e vegetariani) è preferibile non consumare il tè, in quanto la caffeina riduce l’assorbimento del ferro anche del 40%. Se non volete farne a meno, consumatelo lontano dai pasti. 
  • Il contenuto di sostanze eccitanti del tè lo rendono non adatto al consumo serali, ma meglio berlo durante la mattina. È comunque da limitare per chi soffre di stress, ipertensione ed insonnia. 

Come si fa una corretta infusione del tè? 

Detto questo, per rendere l’ora del tè una coccola di salute, ecco i miei consigli su come preparare una sana tazza, al fine di preservare le proprietà benefiche del tè e garantire una corretta estrazione dei suoi composti attivi: 

  • Scegliere un’acqua leggera, poco calcarea (non va bene l’acqua del rubinetto), preferibilmente oligominerale; 
  • La temperatura da raggiungere nel momento di infusione dipende dalla tipologia di tè (importante precisazione: l’acqua non deve essere in ebollizione, ma è preferibile farle raggiungere il punto di 100°C, per poi toglierla dal fuoco per ottenere la temperatura ottimale). 
  • tempi di infusione sono fondamentali per impedire l’estrazione della teina: si consiglia di non superare i 2 minuti di infusione. 
  • Per una maggiore azione antiossidante, si consiglia di aggiungere un succo di agrumi a piacere (limone, pompelmo, lime..), grazie al contenuto di vitamina C che aumenta l’assorbimento delle catechine. 

Non mi resta che lasciarvi buon tè. 

Dott.ssa Lucia Palmieri – Biologa Nutrizionista 

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