L’issopo è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Lamiaceae ed è utilizzata a scopo medicamentoso da almeno duemila anni.
La storia
Sin dall’antichità è considerata una pianta sacra, utilizzata per i rituali di purificazione, nominata anche nell’Antico Testamento. Il nome deriva dall’ebraico ezob che significa erba san
ta. L’issopo veniva utilizzato soprattutto per la purificazione dei lebbrosi, degli immondi e delle case. Dotato di grandi proprietà di purificazione sia per il corpo che per lo spirito, i suoi rami venivano utilizzati anche per le scope nella pulizia dei templi. Ha un valore simbolico sacro anche nella prima tradizione cristiana, simbolo del battesimo e della riconquistata purezza. Un tempo, ad Alimena, paesino siciliano, il 25 aprile, i sacerdoti salivano sul monte Quisisana per benedire tutti i campi, in quell’occasione le donne raccoglievano l’issopo che portavano nelle loro case, come amuleto che allontanava le influenze negative. Presso i romani veniva utilizzato per proteggersi dalla peste e per protezione della casa. Nel Medioevo, l’issopo era coltivato nei monasteri dove veniva utilizzato per insaporire le minestre e per produrre liquori.
Le proprietà e gli utilizzi
Alla pianta sono riconosciute proprietà espettoranti, antisettiche e stimolanti e viene ampiamente utilizzata nelle affezioni delle vie respiratorie e negli stati di raffreddamento. Un infuso di issopo agisce sul Qi (energia vitale) del polmone fortificandolo e riequilibrando la funzione energetica del respiro. È anche un ottimo tonico e può essere usato nelle convalescenze favorendo l’appetito e riducendo la debolezza. Presenta anche proprietà digestive e carminative. La tintura madre viene utilizzata per uso interno per ridurre l’infiammazione della mucosa orofaringea, per uso esterno per detergere ferite, ulcere, ustioni. Con la pianta fresca è possibile fare compresse fredde da applicare sulla pelle per avere un’azione antinfiammatoria su traumi, contusioni, ecchimosi ed eczemi.
Il suo olio essenziale ha un odore speziato, dolce e caldo-legnoso, il profumo comunica chiarezza e purezza dello spirito, trasmettendo ispirazione e saggezza, calma le depressioni nervose, le angosce, le sensazioni di oppressione, la difficoltà a concentrarsi. A livello fisico la sua azione principale è nelle patologie dell’apparato respiratorio, può essere massaggiato sul petto (utilizzando un olio vettore) o messo nell’acqua bollente per farne dei suffumigi. È d’aiuto anche nelle crisi asmatiche per l’effetto distensivo sul respiro.
Ovviamente rimedio naturale non è uguale a sicurezza nell’utilizzo. Tutte le piante devono essere utilizzate con prudenza e previo consiglio di un professionista. Inoltre, il suo olio essenziale deve essere utilizzato sempre sotto stretto controllo.
Martina Baldi-Naturopata