Allergia all’Acaro della Polvere

L’allergia all’acaro della polvere è una delle più frequenti tra le allergie che colpiscono l’uomo.

Confinata soprattutto agli ambienti interni e domestici, può causare sintomi quali rinite prevalentemente ostruttiva, tosse, difficoltà respiratoria e persino reazioni allergiche alimentari da reazioni crociate con alimenti che ne condividono proteine come i crostacei, lumache di terra e di mare, mitili. Può, inoltre, aggravare sintomi di dermatite atopica se già presente.

Tra gli acari i Dermatophagoides Pteronyssinus e Farinae sono i principali responsabili delle manifestazioni allergiche respiratorie.

L’acaro è invisibile ad occhio umano, si nutre di squame cutanee e viene favorito da ambienti umidi. L’esposizione è presente tutto l’anno, avvertita maggiormente nel periodo invernale in cui la riduzione della luce solare e del ricambio dell’aria ne favoriscono la permanenza e l’esposizione.

I materassi, insieme a cuscini, divani, poltrone, tappeti, moquette, pupazzi di peluche, sono gli ambienti più comunemente frequentati dagli acari.

Spesso decorre “inosservata” in quanto difficilmente chi soffre di rinite persistente li ricollega ad un’esposizione prolungata all’acaro della polvere. Se si sospettano i seguenti sintomi ebbene rivolgersi ad un medico specialista.

L’esecuzione di prove allergologiche (prick test cutanei) e la successiva conferma mediante prelievo ematico con la ricerca delle IgE specifiche per gli acari ne consente la diagnosi. Mediante diagnostica molecolare si potranno poi meglio definire le caratteristiche dell’allergia e delle eventuali reazioni crociate.

Molto importante è la profilassi anti-acaro e quindi l’allontanamento dall’allergene. Bisogna favorire il ricambio dell’aria e l’esposizione alla luce solare degli ambienti interni, soprattutto camere da letto, utilizzare copricuscini e coprimaterasso anti-acaro (es. in polipropilene e/o poliestere), lavare e stirare lenzuola almeno due volte a settimana, eliminare dalla stanza in cui si dorme tappeti, tende, peluches, suppellettili e tutto ciò che può favorire l’acaro della polvere, al fine di ridurre in maniera significativa la carica allergenica all’interno delle abitazioni. Oltre alla terapia sintomatica con antistaminici e spray topici nasali è possibile “guarire” mediante immunoterapia (vaccino) verso l’acaro della polvere, in formulazione orale o iniettiva, se perseguita per almeno tre anni favorisce l’immuno-modulazione e l’immuno-tolleranza con lo sviluppo di anticorpi anti-acaro. Questo migliorerà la sintomatologia fino alla totale scomparsa e sfavorirà anche la comparsa di eventuali complicanze respiratorie quali l’asma bronchiale.

Dott.ssa Loredana Della Valle – Medico Immunologo ed Allergologo

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