La fitoterapia nella sindrome premestruale

Nonostante l’organismo umano possa essere definito come una «macchina perfetta» è innegabile che l’organismo femminile è, per una sua maggiore complessità, caratterizzato da un equilibrio più delicato, sottoposto all’azione di forze sia esterne sia interne che possono alterarlo in qualsiasi momento. Le alternanze ormonali tipiche dell’organismo femminile porterebbero la donna ad attraversare fasi alterne di «ritiro» ed «espansione» (un po’ come le maree) che non vengono però assecondate a causa della frenesia della vita quotidiana. Le donne infatti convivono con la ricerca di un equilibrio tra le esigenze della vita personale e/o familiare e le proprie prestazioni professionali.

L’organismo femminile viene quindi colpito, con una certa frequenza, da alcuni disturbi tipici, come:

  • Disturbi delle vie urinarie
  • Disturbi del ciclo (cicli irregolari, dolorosi, sindrome premestruale, ecc.)
  • Disturbi della menopausa
  • Disturbi della circolazione (cellulite, emorroidi, ecc.)
  • Disturbi della gravidanza.

A questi si vanno a sommare altri disturbi, spesso temporanei, come insonnia, ansia, stress, intestino pigro, gonfiore addominale. Molti di questi sono legati all’intrinseca caratteristica tutta femminile di somatizzare e trasferire in campo fisico le tensioni emotive.

Le prime problematiche possono comparire con la pubertà e con l’inizio del ciclo mestruale e sono correlate alla sindrome premestruale, all’irregolarità del ciclo o al dolore dello stesso.

La sindrome premestruale (PMS)

La definizione di sindrome premestruale (PMS) è molto problematica sia perché il numero e l’intensità dei sintomi varia enormemente da donna a donna e da ciclo a ciclo, sia perché gli stessi sintomi sono avvertiti anche al di fuori della fase luteinica del ciclo. Detto ciò possiamo affermare che la PMS è una sindrome di eziologia sconosciuta che causa un profilo ricorrente di sintomi affettivi, fisici e comportamentali ricorrenti, da moderati a gravi. Per la maggior parte delle donne è un semplice disagio, per una minoranza è debilitante (specialmente negli anni che precedono la menopausa) e per un’altra minoranza è una caratteristica non spiacevole del ciclo.

I sintomi si sviluppano durante il ciclo mestruale nella tarda fase luteinica e scompaiono entro pochi giorni dalle mestruazioni. Essa colpisce il 30-40% della popolazione femminile in età riproduttiva. I sintomi vanno dalla depressione alla tensione mammaria, dalla cefalea al gonfiore addominale, dall’edema delle gambe (e meno frequentemente braccia) all’instabilità del comportamento.

Cause

Nonostante siano state avanzate numerose ipotesi, non si conoscono con certezza i fattori coinvolti nell’origine dei vari disturbi legati alla sindrome premestruale. Tra le varie teorie proposte nominiamo:

  • Quella ormonale, consistente in un alterato rapporto estrogeni-progesterone a causa di un deficit di progesterone in fase luteinica (la seconda metà del ciclo);
  • Un alterato ricambio idro-salino determinato dall’eccesso o dal difetto di vari ormoni che hanno un’azione sul bilancio idroelettrolitico: estrogeni e progesterone, ormone antidiuretico (ADH o vasopressina), prolattina, aldosterone;
  • La disfunzione della tiroide: in alcune donne con PMS con segni evidenti di ipotiroidismo in caso di somministrazione di ormoni tiroidei hanno un miglioramento della sindrome premestruale;
  • Il deficit di vitamina B6, basata sui rapporti tra i livelli di questa vitamina ed alcune funzioni endocrine;
  • L’ipoglicemia (somiglianze esistenti tra il quadro classico della sindrome premestruale e quello della condizione ipoglicemica) cioè sulla dimostrazione che gli ormoni sessuali sono in grado di influenzare il metabolismo del glucosio;
  • Il deficit di prostaglandine E1, che sono coinvolte nella percezione del dolore;
  • Quella psicosomatica che si basa su considerazioni di ordine psicologico, comportamentale e sociale e sulla constatazione di un’associazione, anche se non frequente, della sindrome premestruale con vere e proprie patologie psichiatriche.

Per alleviare i sintomi della sindrome premestruale, i preparati fitoterapici a base di piante come l’agnocasto, la griffonia, il the verde e l’artiglio del diavolo possono essere utili.

È consigliabile inoltre limitare il consumo di cibi ricchi di sodio, alcol, cioccolato e caffeina nei giorni precedenti alla mestruazione, dovrebbe contribuire ad alleviare i disturbi.

 AGNOCASTO

È raccomandato nei casi di irregolarità del ciclo mestruale, nella sindrome premestruale e per alleviare la mastodinia.  Nella PMS ha dimostrato di essere efficace nel ridurre l’irritabilità, migliorare il tono dell’umore, ridurre il gonfiore e il mal di testa e ridurre l’ingrossamento del seno. Il meccanismo di azione dell’agnocasto è legato all’inibizione della secrezione di prolattina a livello dell’ipofisi. La sindrome premestruale è associata ad una eccessiva produzione di prolattina. Inoltre, l’agnocasto contiene sostanze antiossidanti che prevengono l’ossidazione della dopamina.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO

Dagli studi effettuati è risultato presentare proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche utili in caso di dolori articolari e reumatici come mal di schiena, all’anca, alle ginocchia e nelle malattie degenerative (artrosi). Favorisce la ricostruzione del tessuto connettivo, ha effetti benefici sulla gotta, in caso di eczemi, psoriasi, dermatosi. Il meccanismo d’azione riguarda l’inibizione dell’enzima lipossigenasi.

OLIO DI BORRAGINE

È una delle principali fonti di acidi grassi essenziali ed in particolare di acido gamma-linolenico. L’acido gamma-linolenico è importante per contrastare l’infiammazione, per l’equilibrio ormonale dell’uomo e della donna, per alleviare i dolori mestruali e mitigare i disturbi legati alla menopausa, per alleviare stress, ansia e nervosismo, per migliorare il tono dell’umore e nei disturbi della concentrazione.

MAGNESIO

È un sale inorganico e viene in buona parte assorbito dall’organismo. Ha un effetto calmante per il sistema nervoso centrale, riduce il nervosismo, aumenta l’efficienza mentale e incrementa la concentrazione, riduce i crampi muscolari (comprese le emicranie, i ronzii auricolari, i disturbi dell’udito e i disturbi del ritmo cardiaco).

VITAMINA B6

È una vitamina idrosolubile importante per tutti i processi metabolici (metabolismo dei grassi e carboidrati), è responsabile dell’attivazione degli amminoacidi, sostiene il sistema immunitario e condiziona la coagulazione del sangue. È considerata la vitamina del buon umore.

TE’ VERDE

È ricco in polifenoli, in particolare l’EGCG che svolge, oltre ad un’azione sul peso corporeo, anche attività antiossidante, riduzione dell’insulino-resistenza, ipolipemizzante e antitumorale. Ha effetti disintossicanti e mitiganti nei problemi gastrointestinali.

GRIFFONIA

L’estratto dai semi della Griffonia simplicifolia contiene 5-idrossitriptofano (5-HTP) che è il precursore della sintesi della serotonina. La griffonia è efficace in modo naturale contro ansia e depressione, è un ipnoinducente naturale, riduce la sensibilità al dolore e riduce l’appetito ed in particolare la «voglia di dolce». La produzione di serotonina può essere ostacolata dallo stress, dall’età, dall’uso di farmaci o dai forti carichi emotivi. Se manca la serotonina, all’intero organismo manca l’ormone della felicità, il regolatore fisico dell’umore.

 

Dott.ssa Elena Besco- Fitoterapeuta

 

Sharing is caring!