Dismenorrea: cos’è e come trattarla in modo naturale

I dolori avvertiti dalle donne durante le mestruazioni sono, a livello medico, definiti dismenorrea primaria. I sintomi principali, seppur con un fattore di soggettività, sono crampi uterini, dolori addominali, cefalea, astenia, lombalgia. La sintomatologia, in genere, compare il giorno prima del mestruo per poi durare fino ad un massimo di tre giorni.

Perché primaria? Perché questo tipo di patologia non deriva da altre patologie più importanti. È considerata secondaria se i dolori sono dovuti, ad esempio, ad un’endometriosi.

La diagnosi

La diagnosi di dismenorrea primaria viene fatta per esclusione, ovvero se non è possibile risalire ad una causa patologica del dolore.

Ma davvero non c’è una causa?

Il dott. Edward Bach anni fa intuì che la malattia si manifesta quando concorrono un insieme di fattori, non per ultimo anche la psiche – “dietro ogni malattia si celano le nostre paure, le nostre ansie, i nostri desideri…”.

Il trattamento di questo disturbo richiede, quindi, un approccio multidisciplinare, perché una causa c’è e va ricercata. Sicuramente è importante ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo, sia con una valida alimentazione che con esercizi di rilassamento muscolare, in questo può essere di grande aiuto lo yoga.

E’ importante, inoltre, rivolgersi ad un’ostetrica che possa valutare lo stato di salute del pavimento pelvico poiché è un punto di partenza fondamentale per arrivare ad un ciclo mestruale ed ormonale sano.

Il lavoro del Naturopata è quello di sostenere la paziente con rimedi adatti per gestire ed attenuare i sintomi e di aiutarla con l’utilizzo dei fiori di Bach ed altre tecniche vibrazionali nel lavoro di consapevolezza sul proprio femminile.

Rimedi naturali

Sebbene il lavoro da fare sia individuale, esistono una serie di rimedi per così dire “generici” che possono dare un grande aiuto per attenuare, o nei casi più semplici, far scomparire del tutto i sintomi.

Oligoelementi

Sono molto utili per attenuare l’infiammazione della zona pelvica gli oligoelementi MANGANESE e ZINCO-RAME. Questi minerali da un lato modulano il sistema immunitario, dall’altro hanno un’ottima azione di regolazione della sfera ormonale femminile. Anche il MAGNESIO è importante vista la sua  azione decontratturante della muscolatura uterina.

Gemmoderivati

RUBUS IDAEUS (Lampone) – questo gemmoderivato ha una particolare affinità con l’apparato genitale femminile e sull’asse ipofisi-ovaie (quindi sulla regolazione ormonale), in particolare funge da miorilassante ed ha un’azione antispasmodica a livello uterino.

Piante medicinali

In assenza del parere diretto di un esperto, l’assunzione delle piante medicinali è consigliato in infusi che sono di più semplice gestione ed hanno pochi o nessun effetto collaterale. Si consiglia di fare una cura di lungo periodo per avere effetti positivi sul dolore.

L’ACHILLEA, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è un pianta medicinale con un forte potere antispasmodico in grado di ridurre i crampi uterini. La CALENDULA, appartenente alla stessa famiglia botanica dell’achillea, è una pianta di elezione femminile (i suoi semi sono a forma di luna), agisce sui disturbi e sulle infiammazioni dell’apparato riproduttivo. Va a rilassare la muscolatura uterina rivelandosi molto utile in caso di dolori mestruali.

La moxibustione

E’ una terapia applicata sin dall’antichità dai medici cinesi e si basa sulla stimolazione dei punti dell’agopuntura attraverso il calore prodotto da un “sigaro” di artemisia, un’erba medicinale. La moxa, il sigaro, è facilmente utilizzabile e, nel caso della dismenorrea, il trattamento avviene attraverso la stimolazione dei punti Zigong. Per individuarli bisogna calcolare la distanza tra il pube e l’ombelico, ad un quinto della distanza al di sopra del pube si individua un punto, i punti zigong si trovano 4 dita da un lato e dall’altro rispetto a questo punto (vedi immagine).

La moxibustione non deve essere troppo calda, il sigaro quindi va tenuto lontano dal punto, il calore deve essere dolce e piacevole. L’applicazione deve durare da tre a cinque minuti per punto. Il trattamento va effettuato 10 giorni prima della fase mestruale per poi essere interrotto. Durante le mestruazioni non può essere effettuato. La moxibustione, seppure in questo caso non presupponga la conoscenza dei meridiani o comunque della medicina tradizionale cinese, è una tecnica che può avere delle controindicazioni. Il consiglio, quindi, è sempre quello di rivolgersi ad un naturopata o comunque ad un esperto.

Nella maggioranza dei casi di dismenorrea primaria, attraverso un percorso terapeutico  e l’utilizzo delle discipline trattate nella naturopatia, si è visto un miglioramento della sintomatologia. E’ utile, però, rivolgersi anche ad altri specialisti (ostetriche, osteopati, psicologi, nutrizionisti…) per approcciare il problema a 360 gradi ed arrivare ad una completa guarigione.

Dott.ssa Martina Baldi – Naturopata in formazione

 

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