E tu… sei Yin o Yang? Energia, cibo e attività subacquea secondo un approccio olistico

L’energia è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema fisico di compiere lavoro, a prescindere dal fatto che tale lavoro sia o possa essere effettivamente svolto”.

Così recita Wikipedia, ma quante volte abbiamo pensato a noi stessi come forma di Energia, distratti come siamo dalle mille occupazioni quotidiane, e poco inclini a fermarci per puntare lo sguardo verso l’interno?

Secondo la tradizione yogica, nel corpo ci sono dieci centri energetici (chakra), paragonabili agli “ingranaggi di un congegno meccanico, come un motore o una dinamo: se anche un solo ingranaggio è danneggiato, l’intero congegno si blocca[1]. Inoltre, si utilizzano specifiche tecniche di respirazione (Pranayama), per influenzare il flusso di Prana nelle Nadi (canali energetici): infatti il Prana non è solo il Respiro, ma è anche l’Energia Vitale ovvero la Forza che esiste in tutte le cose, più sottile dell’aria stessa. Perciò, il Pranayama non è solo un esercizio di respirazione, ma è un modo di influenzare il Flusso di Prana attraverso il Respiro.

Dunque l’Energia Vitale che tutti noi abbiamo, può essere gestita allo scopo di ottenere uno stato più elevato di Consapevolezza, trascendendo i nostri limiti.

Oltre al Respiro, l’organismo trae l’energia di cui ha bisogno dal cibo, sia quando è a riposo (per mantenere in funzione i suoi organi vitali) sia durante l’attività fisica (per far funzionare i muscoli), perciò, il cibo è energia. Questo lo sanno bene coloro tra di noi che, nel fare la spesa, prestano attenzione alle etichette riportanti il contenuto calorico degli alimenti!

E il Mare cosa è se non… energia? Pensiamo infatti alle onde (Fig. 1):

 Fig. 1 Moto ondoso (da Wikipedia)

Sempre secondo Wikipedia, con il termine “onda” si indica una perturbazione che nasce da una sorgente e si propaga nel tempo e nello spazio, trasportando energia o quantità di moto senza comportare un associato spostamento della materia. Infatti, spesso sentiamo parlare dello sfruttamento dell’energia del moto ondoso come di una “energia alternativa” o “rinnovabile”, ricavata in particolare dagli spostamenti d’acqua causati dalle maree.

Ma come possiamo utilizzare l’energia del cibo in modo consapevole, soprattutto per lo svolgimento di attività impegnative come le immersioni, sia in apnea che con a.r.a. (autorespiratore ad aria)?

La dieta dell’apneista e del subacqueo 

Un recente articolo pubblicato da DeeperBlue, una delle organizzazioni più attive nel settore dell’apnea e della subacquea, punta l’attenzione sull’influenza dell’alimentazione nell’ambito delle prestazioni in immersione, soprattutto in apnea. In particolare, sono descritte le modalità per assicurarsi una digestione efficiente, gli integratori di cui si può aver bisogno, e i cibi che generalmente contribuiscono a rendere l’esperienza in acqua più confortevole.

Sono stati individuati gruppi di alimenti che producono un eccesso di muchi, e dunque di infiammazione,  problemi gastrointestinali e digestivi, disidratazione e incrementano il battito cardiaco. I suddetti alimenti annoverano: farinacei, glutine, zucchero, farine raffinate, carni ad alto contenuto di grasso, alcol, caffeina.

Inoltre, possono contribuire alla formazione di muchi anche alcuni tipi di frutta e verdura, quali banane, patate, mais, verza e di alimenti quali soia, grano, uova e conservanti qualora si abbia una allergia o intolleranza agli stessi.

Fortunatamente, ci sono cibi che possono attenuare gli effetti degli alimenti che concorrono alla produzione di muchi, e tra questi si annoverano zenzero, rafano, aglio, cavolini di Bruxelles, frutti rossi e limone. É inoltre consigliabile consumare pesce come salmone, tonno, sgombro, aringhe e sardine condite con olio di oliva, eucalipto, timo, menta.

Gli alimenti responsabili dei fenomeni infiammatori nel nostro corpo sono i derivati del latte, i cereali raffinati (pane, pasta, riso bianco), nonché lo zucchero bianco, i grassi saturi specialmente  le  carni che subiscono processi di lavorazione industriale, come mi spiega la dott.ssa Francesca Altavilla, biologa nutrizionista e insegnate di Yoga.

Pertanto una dieta ricca di verdure, olio di oliva, pesce, frutta, semi e noci, contribuisce a ridurre i processi infiammatori, così come l’uso della curcuma assunta insieme al pepe nero.

Per quanto riguarda le bevande, è sconsigliata l’assunzione di alcol il giorno precedente ad una immersione, in quanto contribuisce all’aumento del battito cardiaco, analogamente alla caffeina, inoltre entrambi favoriscono la disidratazione. E’ invece importante bere acqua prima, durante e dopo la prestazione. Il ferro e il potassio invece, sono utilizzati rispettivamente, per migliorare l’assorbimento di ossigeno e favorire l’equilibrio dei sali.

In merito agli antiossidanti è stato osservato che la vitamina E e la vitamina C migliorano la qualità della performance (la resistenza) nei soggetti non allenati, ma la peggiorano nei soggetti allenati. In entrambi i soggetti, allenati e non, è stato osservato che la vitamina C rallenta il recupero dopo uno sforzo acuto.

L’equilibrio del corpo

L’ideogramma cinese del Tao è ispirato alla figura di una viandante con in spalla una canna di bambù a cui sono appesi due secchi, il secchio dello yin e il secchio dello yang, collegati da linee di risonanza che ne correggono continuamente l’equilibrio per consentire al viandante di intraprendere la Via, il Tao. Anche ciò che mangiamo dovrebbe essere equilibrato in termini di yin e yang per permettere che il nostro corpo funzioni al meglio e manifesti il suo massimo potenziale. E’ questo ciò che trasmette ai suoi pazianti la dott.ssa Francesca Altavilla, che unisce le competenze della scienza della nutrizione a quelle della conoscenza dello Yoga, in un approccio olistico che risulta senz’altro completo e affascinante.

In macrobiotica ci si armonizza mediante il cibo e l’ambiente naturale per consentire all’organismo di riequlibrarsi. Il corpo sano reagisce allo yin producendo yang e viceversa.

I cibi più equilibrati sono i cereali in chicco che sono yang in quanto piccoli e concentrati ma allo stesso tempo yin perché vegetali. Il più semplice equilibrio tra yin e yang è accoppiare i cereali ai legumi, una bel piatto di pasta e fagioli, tipico della nostra tradizione, rispetta bene questo equilibrio (Fig. 2). Conoscere queste caratteristiche degli alimenti è importante per la nostra alimentazione quotidiana, ma è anche importante non essere sempre troppo rigorosi. Concedersi ogni tanto, un pasto non per forza equilibrato è un’occasione per il corpo di far fronte ad una nuova condizione, consentendogli di creare nuove capacità di adattamento e di imparare più facilmente ad eliminare le tossine.

 

     Fig. 2 Cibi Yin e cibi Yang (da Wikipedia)

 

E tu… sei Yin o Yang?

Il mondo dell’alimentazione è ricco ed affascinante, e la tentazione di stravolgere le nostre abitudini alimentari, per assicurarci una prestazione in immersione più gradevole, è forte.

Ad ogni buon conto, si raccomanda di introdurre le novità nel proprio regime alimentare in maniera graduale, e di studiare gli effetti che i diversi cibi hanno sul nostro organismo, magari tenendo un diario in cui annotare cosa abbiamo assunto nei giorni precedenti il tuffo. Per gli aspetti energetici che sono connessi al cibo e che, come abbiamo visto, risultano determinanti anche sul nostro comportamento, sarebbe opportuno integrare il diario alimentare con quello emotivo, annotando come ci siamo sentiti dopo aver mangiato determinati alimenti, e quali sensazioni abbiamo provato durante la nostra apnea o immersione. Possiamo aiutarci dando uno sguardo alla figura 3:

Fig. 3 Caratteristiche Yin e caratteristiche Yang (da Wikipedia)

Potremmo scoprire tante cose interessanti su noi stessi e il nostro modo di essere Energia e di sentire il Mare. Se ti va, scrivici per raccontarci come è andata ma soprattutto per dirci se durante il tuo ultimo tuffo in apnea o con bombole ti sei sentito … Yin o Yang?

 

Loredana Pascarella – Insegnante di Yoga specializzata in Yoga per Bambini con bisogni speciali

Si ringrazia per i preziosi la collaborazione la dott.ssa Francesca Altavilla, Biologa Nutrizionista, danzatrice e Insegnante di Vinyasa Yoga.

 

Bibliografia:

Krishnamacharya, Il Nettare dello Yoga, Ubaldini Editore

Franco Berrino, Il cibo dell’uomo, Franco Angeli

Fisiologia applicata allo sprt

Swami Satyananda Saraswati, Asana Pranayama Mudra Banda, Yoga Publications Trust

Diet For Freediving

 

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