Genitori si nasce o si diventa?

Si sa il mestiere più difficile del mondo è proprio quello del Genitore!!!

Sono tante le responsabilità, i compiti da svolgere, le preoccupazioni, le gioie e le difficoltà… Ma quando si diventa genitori?

Già prima della nascita, quando il bambino viene immaginato, idealizzato, fantasticato, già quando egli è presente nella testa della propria madre e del proprio padre, ancor prima che nella pancia, allora si può parlare di genitorialità. Essere genitori è un’esperienza che si impara con il tempo e si sviluppa pian piano dalla nascita alla crescita dei propri figli.

In psicologia, si sono evolute e sviluppate diverse definizioni della genitorialità.

COS’È LA GENITORIALITÀ?

La genitorialità è una fase dello sviluppo psicosessuale e psicosociale di una persona adulta, in cui si matura il desiderio generativo, passando da essere oggetto di cura alla modalità reciproca del “prendersi cura”. Essa non coincide necessariamente con la maternità e la paternità biologica, ma indica la capacità di creare, proteggere, nutrire, amare, rispettare, provare piacere per qualcuno diverso da sé. Inizia a formarsi nell’infanzia quando il bambino interiorizza comportamenti, messaggi verbali e non-verbali, aspettative, desideri, fantasie dei propri genitori, risignificando le esperienze come modelli di comportamento.

La genitorialità è il risultato di una relazione triadica, che comprende madre, padre e figlio e può essere intesa come una funzione complessa, uno spazio mentale e relazionale, in cui convergono fattori individuali e relazionali quali la storia affettiva, i legami di attaccamento con i propri genitori, la capacità relazionale e di regolazione emotiva, la sessualità, il rapporto con le regole e con il sociale. È data, e non è condizionata solo dalla personalità del genitore ma anche dal temperamento del figlio, dai suoi bisogni specifici legati alle diverse fasi evolutive e da eventuali problematiche. Infine, risente dei modelli culturali appresi, dai valori e dalle convinzioni che si hanno su come deve essere un genitore e dalla coniugalità e cogenitorialità della coppia.

LA GENITORIALITÀ COME FASE EVOLUTIVA DELLA FAMIGLIA

La transizione alla genitorialità costituisce una fase attesa nel ciclo vitale delle persone. La nascita del primo figlio dà inizio ad una nuova storia generazionale e segna il passaggio dall’essere coppia all’essere famiglia, modificando le relazioni sia nella famiglia nucleare che in quella allargata. 

Questa fase comporta un periodo di crisi evolutiva della relazione tra i coniugi e di riorganizzazione. Il modo in cui la coppia si riorganizza affettivamente in relazione alla nascita di un figlio influenza sia le modalità con cui ciascun coniuge si adatta al proprio ruolo di madre e padre, sia l’interazione fra loro e il neonato.

I compiti evolutivi a cui sono chiamati i neogenitori sono:

  • prendersi cura affettivamente e normativamente del bambino;
  • creare uno spazio fisico e psichico per il bambino;
  • stabilire confini solidi e permeabili dentro e fuori la coppia, proteggendo il proprio rapporto coniugale ma dandosi la possibilità di ricevere aiuto e sostegno dalla generazione precedente evitandone invasioni;
  • modulare durante la crescita del figlio concessioni e regole educative in base alle sue necessità di separazione e spinte all’autonomia
LA GENITORIALITÀ E LE SUE FUNZIONI

Le funzioni e il modo di esprimersi della genitorialità sono differenti e diverse. Tra le più importanti vi sono:

 

  • funzione protettiva, che consiste nel fornire al bambino le cure adeguate in termini di accudimento, protezione fisica e sicurezza;
  • funzione affettiva, che indica la capacità del genitore di sintonizzarsi
  •  emotivamente con il bambino;
  • funzione regolativa, intesa come la capacità del caregiver di insegnare al bambino la regolazione dei propri stati emotivi e organizzare le risposte comportamentali adeguate; 
  • funzione normativa, ovvero la capacità del genitore di porre limiti al bambino. Essa è influenzata dall’atteggiamento che il genitore ha verso norme, istituzioni e regole sociali; 
  • funzione transgenerazionale, che comprende la capacità del genitore di inserire il figlio nel continuum generazionale e nelle relazioni con le proprie famiglie di origine.

Dott.ssa Deborah Feleppa – psicologa

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