Che cos’è l’HPV?
Si tratta del Papilloma virus umano (Human Papilloma Virus-HPV), molto comune e di facile trasmissione.
L’infezione da HPV è infatti l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi. Si tratta di un tipo di infezione che si contrae nel corso di contatti interpersonali intimi (quasi esclusivamente nel corso di rapporti sessuali). La trasmissione del virus può avvenire anche con un contatto fisico se ci sono cellule virali attive e sono presenti lacerazioni, tagli o abrasioni sulla cute o sulle mucose. A differenza di quanto spesso si pensa però, è un tipo di virus che non colpisce solo le mucose genitali ma può interessare anche la cute e le mucose del cavo orale, sia nelle donne che negli uomini.
Quali sono le conseguenze dell’infezione?
La maggior parte degli HPV causa lesioni benigne come le verruche che colpiscono la cute e i condilomi che interessano invece le mucose.
La maggior parte delle infezioni genitali da HPV ha una guarigione spontanea. Una piccola quota invece, se non trattata, può evolvere lentamente verso una forma tumorale.
La persistenza dell’infezione e l’eventuale progressione a neoplasie maligne sono correlate al tipo di HPV, a diversi fattori contribuenti e alla risposta immunitaria del soggetto.
Non dobbiamo quindi allarmarci o entrare in panico se sentiamo parlare di questo tipo di virus, ma dobbiamo piuttosto informarci ed adottare la corretta prevenzione.
Ma quali sono i fattori che contribuiscono allo sviluppo dell’infezione? Possiamo controllarli?
L’HPV rappresenta la causa necessaria ma non sufficiente affinché si verifichi un carcinoma cervicale. Esistono dei co-fattori nella progressione dell’HPV verso il carcinoma:
- Precocità nell’inizio dell’attività sessuale
- Promiscuità (numero di partners)
- Obesità
- Fumo
- Deficit dell’immunità cellulo-mediata locale e generale, ad esempio a seguito di chemioterapia o in presenza di HIV
- Altre malattie sessualmente trasmesse, in particolare la Chlamydia Trachomatis
- Uso prolungato di contraccettivi orali
Tali fattori aumentano la probabilità dell’infezione, della persistenza del virus e della progressione verso la malignità. Alcuni di essi possiamo tenerli sotto controllo semplicemente adottando un corretto stile di vita!
Come possiamo prevenire l’insorgenza dell’infezione?
La prevenzione è necessaria e gioca un ruolo fondamentale a nostro favore!
Innanzitutto è importante l’adozione di un corretto stile di vita: alimentarsi in modo sano e vario, effettuare una moderata attività fisica, evitare uso e abuso di sostanze quali fumo e alcool, eliminando così gran parte dei fattori di rischio.
E’ necessario inoltre ricordare alcune semplici regole: non camminare a piedi nudi in spazi comuni come spogliatoi o piscine, curare sempre e in modo corretto l’igiene personale, evitare rapporti a rischio o occasionali ed utilizzare sempre il profilattico, ricordando che esso riduce ma non impedisce la trasmissione del virus (il virus può essere presente anche in parti non protette dal profilattico).
Esiste inoltre un ulteriore e necessario metodo per poter prevenire l’insorgenza dei numerosi tipi di virus HPV: il vaccino.
Il vaccino anti-HPV è una forma efficace di prevenzione primaria in quanto impedisce l’infezione e la sua potenziale azione oncogena. Attualmente, dal 2017, in Italia è disponibile un tipo di vaccino nonavalente (HPV-9), cioè in grado di prevenire 9 dei numerosi tipi di Papillomavirus ed in particolare quelli ad alto rischio oncogeno.
Si tratta di un vaccino SICURO in quanto è in grado di dare una risposta immunitaria efficace senza alcuna possibilità di causare l’infezione e i cui effetti collaterali sono rari e soprattutto di lieve entità e di breve durata.
Quando posso sottopormi alla vaccinazione?
Il vaccino viene normalmente somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale, ma è stata dimostrata la sua efficacia anche nelle donne adulte e nella prevenzione delle recidive. Per cui è possibile vaccinarsi anche se si è stati già trattati per una lesione da HPV.
Il vaccino nonavalente viene somministrato in due dosi e attualmente, in Italia, è raccomandato per tutte le ragazze nel corso del dodicesimo anno d’età, ma può essere somministrato a partire dai 9 fino ai 45 anni.
La prevenzione è continua…
Non è solo attraverso lo stile di vita corretto e la vaccinazione che teniamo sotto controllo il virus.
La vaccinazione infatti NON sostituisce lo screening del collo dell’utero.
E’ necessario per questo sottoporsi a controlli periodici:
- Donne in fascia di età compresa fra 25 e 29 anni (o comunque dall’inizio dell’attività sessuale): sono invitate ad eseguire il Pap Test ogni 3 anni.
- Donne in fascia di età compresa fra 30 e 64 anni: sono invitate ad eseguire il test HPV ogni 5 anni.
Il controllo permette di mettere in atto quella che viene definita prevenzione secondaria il cui obiettivo è individuare l’infezione in una fase ancora precoce così da poter intervenire tempestivamente eliminando o riducendo al minimo le conseguenze dannose.
Dunque, se abbiamo dubbi, o abbiamo bisogno di altri chiarimenti rivolgiamoci ad un esperto e non dimentichiamoci della prevenzione!
Dott.ssa Erika Petrozzi – Ostetrica