Il lipedema e la dominanza estrogenica

Nei due articoli che hanno preceduto quest’ultimo (li trovate qui e qui) in cui si è parlato di lipedema, con le competenze dei Dott. Ricolfi e Dott.ssa Toriello (medico specializzato in linfologia, fisioterapista, ndr.), si è descritta la patologia cronica dal punto di vista medico-fisioterapico e quali sono le terapie nei diversi campi per aiutare la paziente nel migliorare lo stato dell’infiammazione.

Ora, cerchiamo di capire cosa succede al corpo dal punto di vista metabolico e come la nutrizione diventa terapia valida da accompagnare ad un approccio multidisciplinare.

Nei pazienti affetti da lipedema, principalmente donne, l’aspetto non è di semplice accumulo di grasso, bensì di un accumulo eccessivo, dolorante e sproporzionato nella parte inferiore del corpo.

Tale distribuzione non è casuale, bensì riflette delicati rapporti ormonali che determinano un ingrassamento localizzato: in questo caso, il rapporto che è coinvolto è degli ormoni sessuali femminili, estrogeni e progesterone.

Da tale premessa, si evince l’importanza di capire quale sia la correlazione tra uno squilibrio metabolico (che si mostra come accumulo di grasso) e segnali ormonali alterati, senza la loro conoscenza ed interpretazione parlare di terapia bioendo-nutrizionale non ha senso.

Approfondiamo allora quale sia il legame tra il lipedema e l’alterazione ormonale che ne caratterizza le donne affette: si parla infatti di dominanza estrogenica.

Cos’è l’estrogeno-dominanza?

È uno squilibrio endocrinologico che coinvolge gli ormoni sessuali della donna che ne determinano l’equilibrio del suo ciclo mestruale, progesterone ed estrogeni. I due ormoni, in condizioni di ottima salute, sono in equilibrio e si alternano nelle settimane del ciclo mestruale per garantire una corretta ovulazione, una gravidanza o un corretto flusso mestruale. Il loro equilibrio garantisce alla donna un benessere psico-fisico:

  • Salute cardiovascolare e linfatica;
  • Energia mentale, con maggior concentrazione e memoria;
  • Umore alto, anche in vista del ciclo mestruale (mai sentito parlare di PMS, sindrome premestruale? Ecco i colpevoli!);
  • Migliore risposta allo stress cronico;
  • Miglior metabolismo e digestione;

I problemi sorgono quando questo equilibrio viene a perdersi, con un livello di estrogeni nettamente eccessivo a discapito del progesterone che risulta troppo basso.

 Quali posso essere i segnali e sintomi da dominanza estrogenica?

  • Seno noduloso
  • Tensione al seno prima del ciclo
  • Noduli tiroidei
  • Infertilità
  • PMS (sindrome premestruale)
  • Irregolarità del ciclo
  • Cellulite
  • Presenza di cisti ovariche
  • Perdita di capelli
  • Endometriosi

Attenzione: mai diagnosticarsi un problema metabolico-ormonale in autonomia, le diagnosi devono essere eseguite sempre da uno specialista medico. Se notate di avere uno dei sintomi elencati, chiedete un parere al medico di famiglia/endocrinologo/ginecologo o al vostro nutrizionista.

Capire di avere una dominanza estrogenica è solo il primo passo, il successivo prevede di capire quali fattori, endogeni o provenienti dall’esterno, contribuiscono ad alterare livelli estrogenici in circolo.

Altri distretti come l’intestino e il suo microbiota intestinale (sapevate che nell’intestino sono presenti batteri?), il tessuto adiposo, il fegato, sono in comunicazione con il sistema riproduttivo e sono solo una parte dei distretti su cui indagare per identificare una perdita di omeostasi (nel corpo umano, i distretti endocrini sono interconnessi, uno squilibrio in un distretto influenza gli altri equilibri).

L’attenzione va posta anche ai cosiddetti disregolatori endocrini, sostanze assimilate dal corpo dall’esterno, che mostrano la capacità di interferire nei meccanismi di segnale degli ormoni. Ne parleremo nel successivo articolo.

Su cosa bisogna agire dunque?

La vera terapia d’azione non si basa solo sulla modifica del cibo scelto, ma sullo stile di vita, sulla qualità del proprio ritmo circadiano, sullo stress psico-fisico, sulla qualità della digestione (le donne affette da lipedema manifestano frequentemente una steatosi epatica ed una disbiosi intestinale, condizioni che alterano la regolazione dei livelli circolanti e di azione degli estrogeni e dei loro metaboliti).

Analizzeremo nel successivo articolo quali sono le scelte nutrizionali consigliate per affrontare il lipedema associato alla dominanza estrogenica.

Nota bene: Chi soffre di lipedema sicuro mostra una dominanza estrogenica, MA non è assolutamente detto che TUTTE le donne con una conformazione ginoide (grasso localizzato sui fianchi e glutei) abbiano sviluppato il lipedema.

Dott.ssa Lucia Palmieri-Biologa Nutrizionista, esperta in bioendocrinologia di segnale

 

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