E’cominciata la tanto attesa fase 2: per molti desiderata, per altri temuta. Chi si aspettava una ripresa rapida, chi confida nelle istituzioni per una ripresa graduale e lenta delle attività. Avete provato a chiedere ai bambini cosa si aspettano da questa fase?
Loro rientrano sicuramente tra le “fasce deboli” che hanno dovuto subire le conseguenze del lockdown. Isolamento dalla classe, dagli amici, dai nonni e parenti, dallo sport ma soprattutto dal contatto con l’esterno. Non servono evidenze scientifiche per comprendere l’importanza della qualità e quantità degli stimoli che l’ambiente fuori casa è in grado di fornire ad un bambino durante la sua crescita e il suo sviluppo neuromotorio. La fase 2 permette qualche agevolazione in più sugli spostamenti e sulle uscite; naturalmente buon senso e prudenza non devono mancare per proiettare i nostri obiettivi in avanti e sicuramente non permettere una regressione della situazione attuale. I nostri nuovi alleati sono i famosi e fortunatamente, non più introvabili, dispositivi di sicurezza:
- Mascherina quando si esce e si va in ambienti pubblici.
- Utilizzare i guanti, ove è necessario.
- Mantenere le distanze di sicurezza, evitando contatto fisico.
- Lavare le mani spesso, utilizzare gel disinfettante. Perfetto!!
Come spiegare ad un bambino, che non vede l’ora di uscire, che non deve assolutamente togliere la mascherina, che se incontra un amichetto, bisogna salutarlo da lontano; che non deve toccare con le mani viso, naso e bocca (aggiungerei impresa ardua per un bambino); che deve igienizzare le mani più volte al giorno??
La vera impresa inizia adesso, per loro. Stare in casa fin ad ora, per i piccoli, ha rappresentato sicuramente, un luogo sicuro, ove poter esser liberi da obblighi e regole persistenti. Uscire “mascherati” e muniti di un kit anti – covid è l’ennesimo compito che un genitore deve fornire al proprio bambino. Può sembrare utopia, ma con qualche trucchetto del mestiere proviamo a darvi qualche strumento d’aiuto.
I professionisti del settore hanno dato forma a un piccolo racconto per tutti i bambini, che coadiuvato da illustrazioni e CAA (COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA) , permette di raccontare la storia del nostro nemico invisibile a tutti i bambini, nessuno escluso. Solo insieme, ma distanti, possiamo tornare alla normalità.
BUONA LETTURA!
LA FAVOLA DEL CORONAVIRUS
“C’ERA UNA VOLTA, IN UNA CITTÀ, UN VIRUS DISPETTOSO CHE SALTAVA SEMPRE. ARRIVAVA DALLA CINA E ALCUNI BAMBINI AVEVANO SENTITO DIRE CHE IL VIRUS AVEVA UNA CORONA SULLA TESTA E CHE SI CHIAMAVA CORONA VIRUS. ERA PICCOLO, PICCOLO E NESSUNO LO VEDEVA, MA ALCUNI DOTTORI AVEVANO SCOPERTO CON UN MICROSCOPIO CHE IL VIRUS ERA ROTONDO CON TANTE CORONCINE. IL CORONAVIRUS ERA PARTICOLARE: QUANDO SALTAVA NEGLI OCCHI, NELLA BOCCA E NEL NASO, LE PERSONE SI AMMALAVANO. AL CORONA VIRUS PIACEVA SALTARE DA UNA PERSONA ALL’ALTRA E LE PERSONE DI TUTTE LE CITTÀ DEL MONDO SI AMMALARONO. CHIUSERO I LUOGHI DOVE C’ERANO TANTE PERSONE, SCUOLE, NEGOZI E PARCO GIOCHI. TUTTI I BAMBINI, LE MAMMA E I PAPÀ DOVEVANO STARE A CASA E RISPETTARE DELLE REGOLE: LAVARE LE MANI, STARNUTIRE IN UN FAZZOLETTO E BUTTARLO NELL’IMMONDIZIA, NON METTERE LE DITA NEL NASO E IN BOCCA, STARE AD UN METRO DALLE PERSONE, METTERE LA MASCHERINA QUANDO SI USCIVA DI CASA. I BAMBINI, LE MAMMA, I PAPÀ E I NONNI E TUTTI GLI ABITANTI DELL’ITALIA RIMASERO A CASA PER MOLTI GIORNI. IL VIRUS SI ANNOIÒ TANTISSIMO: NON POTEVA PIÙ SALTARE SULLE PERSONE! ALLA FINE IL CORONAVIRUS, ARRABBIATO, SE NE ANDÒ LONTANO, LONTANO. IL VIRUS SE NE ANDRÀ E NOI POTREMO USCIRE E RITORNARE A SCUOLA, AL PARCO GIOCHI E DAI NONNI.
NON ABBIATE PAURA, ANDRÀ TUTTO BENE!!
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