Stipsi: quanto delle nostre abitudini influisce sull’intestino?

Quanto è fastidiosa quella sensazione di non riuscire a liberare il nostro intestino quotidianamente e senza difficoltà?!  Spesso causa un disagio anche sociale, compromettendo la qualità della vita, a causa dei sintomi che si accompagnano: sensazione di gonfiore addominale, dolori localizzati o diffusi, o addirittura colica, mal di testa, insonnia, alitosi.

Il disturbo della stitichezza o stipsi o costipazione è altamente frequente nella popolazione occidentale (parliamo di un terzo della popolazione), e gli italiani affetti da tale disturbo sono circa 8 milioni, con una maggior frequenza nelle donne (ahimè).

Cos’è la stitichezza e quali sono i sintomi?

La stitichezza è la difficoltà di espellere le feci ogni giorno e con facilità ( si parla di stipsi quando la frequenza è di meno di tre volte a settimana), accompagnata dalla sensazione di non aver svuotato completamente il proprio intestino o senso di ostruzione. Spesso le feci sono secche e dure, rendendo il momento della defecazione a volte doloroso.

Quali possono essere le cause o i fattori ?

Nella maggioranza dei casi, la stipsi non è una condizione preoccupante e i fattori che influenzano la funzionalità intestinale sono dettati dalla nostra volontà, e possono essere corretti per migliorare la regolarità quotidiana.

Il primo fattore da valutare e modificare è l’alimentazione. Un’alimentazione inadeguata, troppo drastica, sbilanciata, determina la formazione di feci malformate per scarsa introduzione di fibre (o troppe?), disidratazione e dunque scarso apporto di liquidi nella giornata.

Quanto movimento fai al giorno? Ecco, la sedentarietà è il nemico per eccellenza. Bisogna muoversi, ogni giorno.

Non sottovalutiamo l’aspetto psicologico-emotivo che influisce sulla regolarità intestinale: lo stress di una giornata frenetica, l’ansia, il nervosismo, si riversano sull’intestino causando spasmi muscolari che alterano il movimento intestinale; spesso dimentichiamo di seguire lo stimolo defecatorio e si rimanda, causando un rallentamento del transito intestinale.

In altri casi la difficoltà di evacuare è causata da alterazioni funzionali/organiche dell’intestino o dalla presenza di patologie come celiachia, ipotiroidismo, patologie neurologiche. Qui è fondamentale parlarne con un medico specializzato, per agire sull’origine del problema ( l’intestino riflette una mancata funzionalità di altri organi o tessuti).

Anche l’assunzione continua di alcuni farmaci può alterare la funzionalità intestinale, come antidepressivi, beta bloccanti, calcio antagonisti, i diuretici, analgesici ecc..

Tutto questo inoltre causa un accumulo di tossine nelle cellule, che sovraccarica gli organi deputati alla nostra detossificazione (fegato, reni, polmoni, sistema linfatico, pelle).

La soluzione?

Consiglio sempre un consulto nutrizionale per comprendere le cause e la natura della costipazione che vi affligge, per trovare la terapia realmente adatta alle vostre esigenze.

Ma passiamo ad alcuni consigli generali che potete attuare per migliorare le abitudini:

Mangiare sano e regolare: il nostro intestino ha bisogno di stimoli quotidiani e ripetuti nel tempo, di nutrienti e di acqua, ben distribuita nella giornata. Bevete più possibile, anche a piccoli sorsi, e non fate mai mancare frutta fresca, verdura, olio ( le fibre e i grassi permettono un aumento del transito intestinale).

Un suggerimento: le prugne secche e le mele cotte sono un rimedio estremamente efficace per sbloccare una costipazione cronica.

Ridurre lo stress: ritagliatevi nella giornata il giusto tempo per le esigenze del vostro corpo. Avete notato che in pochi minuti divorate il vostro pasto senza esservi resi conto di cosa realmente avete mangiato? Ecco, imparate a mangiar e con calma, gustandovi il cibo, masticando piano e bene, senza distrazioni da cellulare o consumando di fretta il pasto per l’ansia dei impegni.

Muovetevi!! Il movimento aiuta la peristalsi intestinale (il movimento naturale) e aiuta inoltre ad abbassare i livelli di ansia e stress che spesso il corpo somatizza; basta poco, passeggiate piacevoli e rilassanti, attività leggere.

ATTENZIONE AI LASSATIVI!!

I lassativi non sono tutti uguali: ne sono presenti in commercio diversi tipi, ognuno con azione diversa sulle funzioni intestinali e vanno sempre assunti dopo un’attenta anamnesi effettuata da un professionista medico/sanitario. Evitate di assumerli come soluzione permanente, un uso propositato ed errato dei lassativi non solo è sconsigliato, ma addirittura potrebbe causare un peggioramento della situazione.

Seguite questi consigli, l’intestino vi ringrazierà!

Dott.ssa Lucia Palmieri – Biologa Nutrizionista

Sharing is caring!