Pochi mesi fa, in un precedente articolo abbiamo affrontato il tema dei vaccini, cercando di capire quali è necessario somministrare in previsione di una gravidanza e quali invece è consentito somministrare durante il periodo stesso di gestazione. Riguardo la vaccinazione anti-covid però abbiamo lasciato un punto interrogativo, in quanto non c’erano ancora delle indicazioni precise e l’Istituto Superiore di Sanità indicava che le donne in gravidanza e in allattamento non fossero, al momento, un target prioritario dell’offerta della vaccinazione in questione.
Cos’è cambiato oggi?
Nell’ultima Circolare del Ministero della Salute dello scorso 4 agosto, si legge: in riferimento alla gravidanza “La vaccinazione anti-SARS-CoV-2 non è controindicata in gravidanza. Qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione”, e ancora, in riferimento al periodo di allattamento al seno “L’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2”.
Cosa vuol dire?
Le valutazioni effettuate fino ad oggi dimostrano che questo tipo di vaccino non comporta delle controindicazioni se effettuato durante la gravidanza o nel periodo di allattamento, e che il beneficio della vaccinazione è sicuramente più elevato del rischio legato alla contrazione del virus stesso.
Sulla base degli studi che oggi abbiamo a disposizione, la Regione Emilia Romagna ha inoltre definito delle specifiche indicazioni a riguardo, riportate qui di seguito:
– A ogni donna in gravidanza che lo richieda deve essere offerta l’opportunità di vaccinarsi.
– La gravidanza in sé non è una indicazione per raccomandare la vaccinazione.
– Donne in gravidanza con fattori di rischio per sviluppare una malattia CoVID-19 grave come obesità, ipertensione, diabete, dovrebbero ricevere la vaccinazione anti CoVID-19 (i benefici superano i danni).
– Donne in gravidanza con elevata esposizione al virus SARS-CoV-2 (professioniste sanitarie, operatrici o ospiti di comunità chiuse a elevata circolazione virale, donne in condizioni socio-economiche svantaggiate) dovrebbero ricevere la vaccinazione anti CoVID-19 (i benefici superano i danni).
– Donne in gravidanza senza fattori di rischio e senza elevata esposizione al virus devono valutare individualmente, consultando la professionista o il professionista che le assiste, l’opportunità di vaccinarsi contro SARS-CoV-2, considerando la loro preferenza, il trimestre di gravidanza (in assenza di dati è ragionevole evitare la vaccinazione nel primo trimestre), il livello di circolazione virale e le conoscenze disponibili (il bilancio benefici/danni è incerto).
– Le stesse considerazioni vanno applicate a donne in cui la gravidanza inizi dopo aver ricevuto una prima dose di vaccino.
– Le donne che vogliano avviare una gravidanza dopo aver ricevuto le due dosi di vaccino dovrebbero – in via cautelativa e per massimizzare la protezione conferita dalla vaccinazione – attendere due settimane prima del concepimento
E per quanto riguarda l’allattamento?
Le società scientifiche nazionali ed internazionali del settore neonatologico e pediatrico hanno confermato che la vaccinazione COVID-19 è compatibile con l’allattamento al seno e che quindi per le donne che allattano, non è necessario interrompere l’allattamento al seno per poter ricevere il vaccino. Al contrario, è stato ribadito che la vaccinazione effettuata in corso di allattamento al seno, permette il passaggio dalla madre al neonato di anticorpi IgA specifici contro il virus, fornendo quindi protezione anche al lattante.
In conclusione, come agire a riguardo?
La vaccinazione in gravidanza e allattamento resta una scelta scaturita da un’attenta analisi da parte del proprio medico di fiducia che, tenendo presente la storia clinica di ogni donna, sarà in grado di valutare l’eventualità o meno della vaccinazione.
A questo punto, avendo ben chiare le indicazioni delle società scientifiche e l’ok del proprio medico, è possibile vivere con serenità il momento della vaccinazione anche se si è in gravidanza o si sta allattando.
In ogni caso, è fondamentale continuare ad osservare scrupolosamente le misure di prevenzione quali il lavaggio frequente delle mani, l’uso della mascherina e il rispetto della distanza di sicurezza.
Dott.ssa Erika Petrozzi – Ostetrica