Nell’ultimo articolo abbiamo esplorato il mondo del baby wearing, l’arte del portare i bambini in fascia insieme a tutti i benefici che ne conseguono. Uno di questi è il contatto che questa pratica consente di mantenere tra mamma e bambino.
Purtroppo però spesso il bisogno di contatto viene scambiato per vizio o cattiva abitudine che bisognerebbe evitare di far entrare nella quotidianità del bambino.
Tanti sono i “vizi” ai quali i piccoli potrebbero abituarsi: le braccia della mamma, attaccarsi continuamente al seno, l’uso del ciuccio, il pianto per la ricerca di attenzione…
Ma sono davvero dei vizi che dobbiamo evitare che i bimbi prendano?
E soprattutto, siamo proprio sicuri di poterli definire “vizi”?
In realtà per i bambini sono proprio delle necessità!
Una di queste necessità è rappresentata dalle braccia della mamma: tante mamme ricevono consigli sull’importanza di lasciare piangere i bambini, evitando di prenderli sempre in braccio proprio perché altrimenti quella pratica diventerebbe un vizio!
Bisognerebbe pensare invece a quanto sia normale che un piccolo, fin dai primi giorni cerchi le braccia della mamma!
Perché lo fa?
Cerca la mamma perché riconosce il suo odore, riconosce la presenza e il contatto che ha vissuto per tutto il tempo della gravidanza, minuto per minuto!! Sarebbe quindi impensabile il contrario, e cioè se i bimbi non cercassero il contatto con la propria mamma. Il neonato che sente il calore e l’odore della mamma diventa tranquillo, si sente al sicuro.
È proprio per questo che le mamme e i papà non dovrebbero preoccuparsi di tenere tra le braccia i propri piccoli. E proprio in questo viene in aiuto, come abbiamo visto, l’uso della fascia porta bebè.
I bambini, fin dai primi giorni necessitano di avvertire l’accudimento e il loro prendersi cura da parte di mamma e papà, quindi non preoccupatevi e dedicategli tutto il tempo di cui hanno bisogno!
Ostetrica Erika Petrozzi